Come sapete sostengo sempre le iniziative che incontro lungo il mio cammino e che reputo meritevoli, pochi minuti fa ho letto un articolo su Vanity Fair on line di Matteo Gamba che invita ad acquistare il libro “Le ragazze di Jane Austen”, volume scritto a dodici mani con il supporto dell’Accademia della Felicità. Così facendo si contribuisce alla fondazione Pangea Onlus dedicata allo sviluppo di progetti al femminile in Italia, India e Afghanistan.
Le autrici a cui dobbiamo dire grazie sono: Valentina Bergamante, Anna De Pascalis, Lisa Manini, Alessia Perrino, Serena Poletto Ghella e Veronica Dolce.
Le eroine cui si riferisce il titolo sono ovviamente le protagoniste dei libri di Jane Austen, che io ho amato profondamente, amo tuttora e amerò per sempre dato che sono donne libere, intelligenti, indipendenti, innovative all’ennesima potenza e scevre da preconcetti legati ad un’epoca piuttosto poco incline alla figura pensante femminile (in realtà alle donne erano riconosciuti pochi diritti, ma erano assolute protagoniste della storia anche di quegli anni). I libri cui si fa riferimento sono:
- Orgoglio e Pregiudizio (io sono ancora innamorata di Darcy)
- Ragione e sentimento (eredità e crucci familiari si ripetono nei secoli)
- Mansfield Park (la rettitudine è una virtù d’altri tempi?)
- Persuasione (a volte ci sono seconde chance…anche Bridget Jones insegna)
- Emma (mi ama, non mi ama, mi ama, non mi ama…)
Per alcuni di questi sono anche stati girati diversi film per chi volesse approfondire il tema.
Ultima riflessione: vero che i libri furono scritti nel 1800, ma debitamente proiettati ai nostri giorni i temi sono più veri che mai e vi sfido a sostenere il contrario, magari cambiano gli scenari e sicuramente i contesti ma se avrete voglia di leggere i libri originali o Le Ragazze di Jane Austen vi renderete conto di quanto fosse moderna e precorritrice quella diavolessa di Jane Asuten. Quindi: grazie per la bella iniziativa che sposo con piacere 🙂